Peppe
Ho conosciuto Dharavando e la sua gente...
Ho conosciuto Dharavando e la sua gente per molto poco. Sono musicista, ed il mio lavoro nei Resorts maldiviani mi ha regalato una bella amicizia con un collega maldiviano. Così sono stato suo ospite per pochi giorni nella sua Isola, in occasione del matrimonio di un suo caro amico.
Il porticciolo di arrivo è grande quanto basta per tutte le imbarcazioni che ogni giorno all'alba partono per la pesca. Anche lì, in vicinanza della costa le acque si fanno subito verdi, ma capisci subito che la realtà ha poco a che vedere con quei colori turistici. Ed i ritmi turistici fuori da ogni senno.
La gente locale è molto ospitale. Il turista lì è "raro" da vedere. Lo stile di vita è molto semplice. Vivono di commercio, pesca. Le giornate passano lente, le strade non hanno asfalto.
Davanti ad ogni casa, una piccola struttura in ferro e rete, a mò di sedia. Un "amaca" dove sedersi. Un europeo definirebbe le loro case "povere". Un condizionatore al muro è un lusso per loro.
Il silenzio è grande. A volte rotto dal rumore di un motorino ed il vociare dei ragazzi. Mi ha colpito "la quiete" la "lentezza". La gente locale ha festeggiato l'evento in maniera molto inusuale, per noi. E' bastato un chiostro sterrato di una scuola elementare.
Le pietanze tipiche (piccantissime alcune) tutte servite in plastica. Niente spreco. Tanti tavoli uniti, delle bibite. E un'aria di sincera festa, sorrisi, ma niente "strafare". Semplicità che ti fa porre tante domande.
Dharavando è una "vera realtà" maldiviana. La vera gente del luogo, le vere Maldive, sono quelle.