Velavevodetto
En la playa en la libertad
In spiaggia in libertà
Non siamo ai Tropici e non sono le Maldive. Il fascino di questi lidi è ben altro.
Capocotta è la zona di litorale romano dal km 7,600 al km 10,100 della via Litoranea, si estende per 45 ettari e dal 1996 fa parte della Riserva Naturale del Litorale romano.
Moltissimi anni fa la spiaggia di Capocotta era delimitata da una rete, una semplice rete metallica che però non dava la possibilità di poter godere di quell'angolo deserto di macchia mediterranea e spiagge sabbiose. Quindi qualcuno un giorno decise che era il momento di prendere una cesoia e fare un bel buco nella rete. E così nacque " Il Buco": la spiaggia divenne un luogo trasgressivo dove si accedeva per un varco non proprio legale e dove tutto sembrava permesso: da semplice spiaggia nudista a luogo di perdizione per incontri sessuali non autorizzati appartandosi dietro le dune lussureggianti. Con la gente arrivarono anche i chioschi abusivi dai nomi mitici come "Zagaja", "Attila", "Capanno Giallo", "Battello ubriaco"….Di giorno i nudisti e di notte le feste "alternative" a base di birra, spinelli e musica reggae che avrebbero creato il mito di Capocotta negli anni '70 e '80.
Oggi molto è cambiato, ma questo tratto del litorale mantiene il suo carattere meno tradizionalista dei "[poi=133611]cancelli[/poi]", è più…"trasgressivo" e selvaggio, e sicuramente più silenzioso e senza ragazzini schiamazzanti, con tratti più affollati vicino ai chioschi e tratti relativamente più deserti e tranquilli tra un chiosco e l'altro. Tutti i chioschi, a volte spartani ma funzionali, sono in posizioni invidiabili con alle spalle le dune della riserva protetta e di fronte il mare e, ripeto, tutti a spiaggia gratuita, WC e docce comprese, dove pagate solo quello che consumate.
Immagino che come turisti userete i mezzi pubblici ma più sotto vi spiego come arrivare a Capocotta in macchina, anche se in estate trovare parcheggio può non essere agevole, a meno che non abbiate la moto o meglio un motorino, perciò considerate l'idea di usare i mezzi pubblici anche solo per l'ultimo tratto di percorso: potreste parcheggiare arrivati sulla Litoranea e proseguire con l’autobus 07.
Come arrivarci con i mezzi pubblici?
- Dalla Stazione Roma-Lido di Ostia (Porta San Paolo) che vedete in foto, attaccata alla Stazione Ostiense e Metro Piramide, prendete il treno per Ostia e scendete all'ultima stazione Cristoforo Colombo. Ne parte uno ogni 10-15 minuti: 35 minuti circa di percorrenza a biglietto urbano ATAC di 90 minuti.
- Arrivati all'ultima stazione prendete l'autobus 07, proprio nel piazzale appena usciti dalla stazione Cristoforo Colombo, che vi condurrà verso ""[poi=133611]i Cancelli[/poi]"". Quasi sicuramente con voi salirà a bordo una folla sgomitante di infradito, borse termiche e ombrelloni: 15 minuti circa di percorrenza. Gli autobus però sono frequentissimi solo nella stagione estiva quindi in altri periodi informatevi con l'ATAC che gestisce sia i treni per Ostia che i bus allo 06 57003 tutti i giorni, festivi inclusi, 24 ore su 24. I cancelli altro non sono che gli accessi al mare e sono numerati dall'1° al 7°. Passati tutti i cancelli, iniziano gli ingressi ai chioschi di Capocotta. Potreste prendere anche il bus 070 da Cristoforo Colombo ma assicuratevi che vada verso i cancelli e non verso Roma!
Dopo l'ultimo "[poi=133611]cancello[/poi]", la prima zona attrezzata è il chiosco [poi=133441]Dar Zagaja ar Buco[/poi] al Km 7,600, luogo storico del litorale romano con ristorante dove si faceva nudismo negli anni in cui bisognava tenere coperte anche le tette, oggi un po' decaduto tra i gruppazzi trendy-snob ma pur sempre un'istituzione: troverete qui i primi topless, qualche nudo vicino le dune, una fauna umana molto variegata di coppie e singles. Continuando con il bus la fermata successiva è quella del chiosco [poi=133681]Mediterranea[/poi], ben tenuto, bagni puliti con carta igienica e sapone (bravi!), docce e un ristorante a base di pesce. L'ingresso è esattamente all'altezza del cartello stradale che indica il Km. 8, attraverso una passerella di legno (in foto) che passa sopra le dune evitandone il calpestio essendo le dune sotto tutela. Se entrate al Mediterranea, potrete affittare un ombrellone o una sdraio e godervi il relax di questa spiaggia e/o spingervi oltre camminando, dando le spalle al chiosco, verso sinistra sulla sabbia. Superata la prima torretta del bagnino (che vedete in foto) è già zona gay friendly e il tratto di spiaggia è frequentato dai fan delle palestre, con body builder dai muscoli ben in vista e eterni tornei di beach volley. Continuando a camminare, dalla torretta successiva, passerete in rassegna tutte le tipologie della subcultura GLBT, con qualche nudo integrale anche tra coppie etero e famigliole con bimbi, tutto in un clima di grande tolleranza e rispetto reciproci. Subito dopo al km.8,700 inizia la zona "ufficialmente" gay del chiosco [poi=133701]Settimo Cielo[/poi]: ci sono le bandiere rainbow ad indicarvelo ma immagino che non bisogna essere delle aquile per accorgersene da soli. Il Settimo Cielo nel 2011 è stata la spiaggia ufficiale del Gay Village di Roma. Se superate il Settimo Cielo, sempre camminando sulla spiaggia tenendo il mare sulla destra, la zona diventa sempre più nudista e meno gay fino ad arrivare all'Oasi Naturista ufficiale, essenzialmente etero, telefono: 0656470694 SITO WEB: http://www.oasinaturistadicapocotta.com . Per chi non lo sapesse la spiaggia di Capocotta è stata la primissima spiaggia ad essere riconosciuta a livello legislativo come spiaggia naturista. Continuando ci sono altri chioschi, più o meno attrezzati ma cominciate ad uscire dalla zona di Capocotta. Subito dopo l'Oasi non si può più stare nudi lungo l'arenile e i chioschi successivi non accettano nudismo. Se non andate via spiaggia ma via strada, l'entrata si trova circa al Km 9,400 della litoranea e reca la scritta: "Porto di Enea - Oasi di Capocotta". Un sentiero di legno porta al primo capanno, girando a destra si raggiunge la zona nudista anche se, pare, i naturisti doc cominciano a snobbare questa zona.
Come avrete capito la distanza tra un chiosco e l'altro è percorribile a piedi quindi, passato l'ultimo cancello, o scendete alla fermata giusta o scendete a qualunque fermata e vi incamminate. Oltretutto se siete single mentre camminate sulla sabbia potrete scegliere i vicini di asciugamano e fare amicizia. Se vi sistemate lontano dai chioschi e vi prende una botta di sete, nessuna paura perché passerà sempre qualcuno con il suo frigo di plastica portatile che per meno di due euro ha una bevanda fresca per voi (come vedete in foto). O passerà almeno una volta scampanellando l'uomo delle grattachecche, rinfrescanti granite romane fatte col ghiaccio tritato al momento e sciroppi vari.
Durante la stagione estiva la sera, soprattutto nei weekend, i chioschi citati organizzano feste in spiaggia: informatevi sul posto o chiamando quando possibile.
A circa 5 chilometri dalla riva inoltre si estende l'Area marina protetta delle Secche di Tor Paterno, meta degli amanti delle immersioni. Ho letto al Mediterranea che organizzano corsi subacquei per tutti i livelli e immersioni naturalistiche con l'accompagnamento di una guida naturalistica subacquea nell'intero arco dell'anno.
Come arrivarci con mezzi privati?
Se volete usare la macchina o la moto, dovrete dirigervi sulla Via Litoranea (SP 601), la strada che congiunge Ostia a Torvajanica ed Anzio. Per chi proviene da Roma si raggiunge percorrendo la Via Cristoforo Colombo fino al mare, alla rotonda si svolta a sinistra sulla Litoranea verso Anzio: percorsi circa 8 chilometri, superando la Tenuta Presidenziale e tutti i "cancelli" di Castelporziano fino al 7°, si arriva Dar Zagaja con gli altri a seguire.
In alternativa si può percorrere la Via Pontina (SS 148) dalla quale si deve uscire a Pratica di Mare su Via di Pratica (SP 104b), alla rotatoria di Campo Ascolano prendere a destra verso il mare sulla strada che costeggia l'Aeroporto di Pratica di Mare, svoltare ancora a destra sulla Litoranea: si arriva subito all'Oasi naturista, poi al Settimo Cielo, poi al Mediterranea e Dar Zagaja
In momenti di affollamento, il che può succedere se ci andate nelle ore di punta in estate o il Sabato e la Domenica, potreste affidarvi ai parcheggiatori abusivi che dietro mancia vi aiuteranno a trovare parcheggio.
En la playa en la libertad



+6